E’ alle porte il lancio della campagna di crowdfunding per la produzione della nostra serie, un progetto che in questi anni è cresciuto nelle ambizioni e nelle prospettive e che vogliamo portare a termine (speriamo anche con l’aiuto del pubblico) tenendo fede alle aspettative. Aion è una serie web non convenzionale, le sue 8 puntate da 45′ la rendono assimilabile in realtà ad una serie tv vera e propria, e tutto questo ovviamente comporta lavoro e dedizione. Tanto per una produzione indipendente. Ma il vero problema per un’impresa avventurosa come la nostra, sono gli investimenti, spesso ingenti, annessi all’allestimento dei set e all’ottenimento delle location. E’ per questo che abbiamo deciso di chiedere l’aiuto di chi crede in questo progetto, per consentirci di portarlo a termine in maniera più rapida ed efficace. Presto ulteriori dettagli, Believe in Aion!
l’Amministrazione del Comune di Mussomeli è stata una delle prime a credere nel valore del nostro progetto e non finiremo mai di ringraziarla per la gentile concessione del Castello Chiaramontano come location di riferimento per molti dei nostri set principali. La collaborazione è stata consolidata dall’assessore al Turismo e allo Spettacolo Sebastiano Lo Conte, che ha riposto grande fiducia nella bontà del nostro progetto, venendo di persona ad incontrarci sul set e dimostrando grande attenzione e considerazione per il nostro lavoro. Un ringraziamento particolarmente sentito ovviamente va anche e soprattutto a tutti i responsabili dell’ufficio turistico che con il loro lavoro (straordinario, non solo per gli orari) hanno reso e rendono possibile il nostro: dalla dott.ssa Liliana Genco Russo, coordinatrice gentile e costantemente presente e operativa, ai responsabili della struttura del Castello, Giuseppe Caruso, Mario Favilla, Giusy Alio, Pina Canalella, Giuseppina Lo Monaco e Cattina Callari, che hanno atteso la fine dei ciak spesso fino a notte fonda, con grande professionalità e disponibilità.
Il Brahamastra, l’arma del dio Brahma, è considerata l’arma letale per antonomasia della mitologia hindu. Si racconta la si possa ottenere solo mediante una lunga meditazione sul dio Brahma e, per usarla, sia necessaria la più grande concentrazione. Secondo gli antichi scritti in sanscrito per evocarla è necessaria una formula invocatoria un mantra, che viene rivelato al guerriero prescelto nel momento in cui riceve l’arma. Pare che oggi riposi in un antico tempio dimenticato fra le montagne di un luogo imprecisato dell’Himalaya, custodito dall’unico Maestro vivente depositario del potentissimo mantra evocatorio. Solo il raggiungimento di uno stato meditativo profondo prossimo all’illuminazione garantisce l’incolumità e la sanità mentale a chi la utilizzi e ne tenti il controllo… Esattamente quello che serve per non sbroccare, quando apri Facebook il giorno dopo che è morto uno famoso.
Per punire gli uomini dell’utilizzo del fuoco donato loro da Prometeo a seguito del suo furto presso l’Olimpo degli Dei, Zeus ordinò ad Efesto di plasmare un’irresistibile e leggiadra fanciulla, Pandora, dandole in dote rinchiusi in un vaso, tutti i mali del mondo: vecchiaia, gelosia, malattia, pazzia e vizio. E pure sull’ultimo dei doni, quello sul fondo del vaso, la speranza, ci sarebbe da ridire… Le dissero: “non aprirlo, eh! Per carità!” Cinque minuti dopo il mondo intero conosceva per la prima volta gli effetti devastanti della curiosità femminile.
Dell’antico continente Mu, fiero rivale di Atlantide, non è saggio parlare: è un bene che le sue avanzatissime conoscenze tecnologiche, mistiche e in generale delle leggi che regolano l’universo, siano perdute per l’uomo moderno. Questo misterioso meccanismo, il cui funzionamento resta per fortuna un enigma insolubile per le attuali conoscenze umane, potrebbe essere, al contempo, la rovina o la salvezza del genere umano. Un po’ come capire il vero significato delle parole di una donna quando le chiedi “che hai?” e ti risponde: “Niente”.
È l’artefatto per antonomasia, il più famoso, il più potente: la coppa che raccolse il sangue di Cristo morente sulla croce. Molte le leggende sul Graal, da alcune parti si ipotizza che dia l’eterna giovinezza, da altre che renda immortali, o addirittura invincibili… l’assenza di notizie certe sulla sua ubicazione attuale e sul suo percorso nel corso della storia, è, probabilmente, imputabile al fatto che mai nulla è stato detto di concreto circa le reali fattezze del Graal… oppure al fatto che mai nessuno abbia annoverato fra le sue proprietà terapeutiche, rimedi definitivi contro la calvizie e le doppie punte.
Priapo è la divinità romana della fecondità, venerata nelle comunità agricole della Roma monarchica e repubblicana e nelle case di piacere della Roma Imperiale. Il perdurare della sua fortuna è dovuto, principalmente, alla ciclopica sproporzione di taluni suoi attributi rispetto al resto del corpo. (E non stiamo parlando delle orecchie.) Al cospetto di questo artefatto pare che un desiderio e un appetito sessuale irrefrenabile e inestinguibile si impadronisca di tutti coloro che osano intrattenersi… se ne sconsiglia dunque caldamente la presenza nelle università, in tutti i locali pubblici di qualche rilevanza, nei crocevia, negli aeroporti e nelle stazioni. L’uso privato invece non è soggetto a prescrizione medica.